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               Valentina Falcioni

 

 

Bozzetto per Resurrezione, 1982,

Acrilico su cartoncino, cm 70 x 50

 

Augusto Piccioni è nato ad Ascoli Piceno nel 1949. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Macerata, dove nel 1978 si è diplomato in Pittura. La sua prima esperienza espositiva è stata nel 1975, quando ha allestito la sua personale presso il Circolo Culturale 8G di Ascoli. Nel 1984 ha aderito al Gruppo Immanentista, fondato nel 1973 da Diego Pierpaoli e Nazzareno Luzi. Insieme ai sei artisti aderenti, Piccioni ha preso parte a diverse collettive che hanno evidenziato il carattere maturo e stimolante del gruppo che ha realizzato (mostre di spicco  come Per uno stile presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara e il Palazzo Farnese di Ortona nel 1985 e Stile Italiano nel Castello cinquecentesco di L'Aquila nel 1987. Il decennio successivo si è rivelato piuttosto fecondo e fra le collettive cui ha preso parte, vanno annoverate: Stari Most: un ponte di speranza presso la Rotonda di San Biagio a Monza e Villa Zoja di Milano nel 1992, Cinderella's revenge nella Cristinerose Gallery di New York City e nel Lane Crawford di Hong Kong fra il 1994 e il 1995, Le Pillole per l'intelletto presso la Galleria Modì di Bari e il Centro d'Arte L’Idioma di Ascoli Piceno fra il 1996 e il 1997. Le personali hanno attraversato l'Italia e fra i maggiori ambienti espositivi che hanno accolto le opere dell'artista ascolano, vanno ricordati: la Galleria Asinelli di Bologna, il Centro Luigi Di Sarro a Roma, il Lord Byron Caffè di Milano e la Galleria d'Arte Contemporanea di Civitanova Marche (MC). Durante il nuovo millennio le maggiori mostre cui ha preso parte sono: la itinerante Gli ultimi 36 Santi delle Marche presso l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, Tolentino (MC), Ripe San Ginesio (MC), Treia (MC) e Tolentino (MC) nel 2000, 8 Artisti Piceni nella Facultad de Humanidades y Artes, Salon de Actos, a Rosario in Argentina nel 2000, Tra i segni del `900-2 a cura di Armando Ginesi presso l'Atelier Arco Amoroso di Ancona nel 2003, Pittori figurativi italiani della seconda metri del XX secolo a cura di Armando Ginesi presso la Mole Vanvitelliana di Ancona nel 2005 e Aspetti di arte astratta nella raccolta Fiocchi a cura di Armando Ginesi nell'affascinante Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Le opere informali e quelle paesaggistiche realizzate fra il 1978 e il 1987, esalano attraverso il tessuto cromatico brillante, un dinamismo esplosivo in grado di plasmare nebulose dai fluenti contorni pastosi. La produzione della fase successiva, invece, palesa una vivace capacità fabulatoria perché l'attenzione di Piccioni, spostandosi sul racconto sagace e carico di simbolismi, ha dato vita ad opere che enunciano frammenti di storie, in cui donne allusive ed evocative, silhouette monocromatiche maschili e volpi semivisibili dietro a enigmatiche piante diventano un intrigante archetipo di poesia introspettiva. L'opera Bozzetto per Resurrezione riempie gli occhi di chi la guarda con il suo splendore dorato, in quanto "grazie alla luce che dalla Resurrezione di Cristo penetra dentro di noi, troviamo sempre un barlume della vita nuova" (Giovanni Paolo 11, Laborem Exercens, 27). Gesù, luce del mondo, attraverso il suo estremo sacrificio ha redento l'umanità dai suoi peccati, ha acceso una fiammella di speranza fra la gente e ha irradiato "la luce della Resurrezione su tutto ciò che era sottoposto al buio del peccato e della morte" (Giovanni Paolo Il, Messaggio Urbi et Orbi del 1979).

Valentina Falcioni

 

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Scheda biografica in catalogo "Il Sacro e l'Arte oggi" a cura di Armando Ginesi - Edizioni Stauròs (2011).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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AUGUSTO   PICCIONI